PREVENZIONE/FORMAZIONE
Nella Musicoterapia non è solo la musica ad essere utilizzata nel processo terapeutico, ma anche il suono, nella sua più larga accezione, e il movimento. Il movimento, la musica e il suono sono praticamente una stessa entità: si identificano l’uno con l’altro, sino a diventare una stessa cosa; in ogni movimento è implicito un suono, e ogni suono genera ed è generato da un movimento.
Gli stimoli sonori, musicali possono suscitare manifestazioni organiche e psicologiche tipiche della dinamica dell’essere umano, che consentono di ampliare la conoscenza del suo funzionamento. Spesso questo tipo di stimolo è più potente di quello visivo tattile.
Il suono e la musica provocano effetti regressivi.
La regressione è utile per aprire canali comunicativi, anche se non è l’unica caratteristica del suono che lo permette.
La Musicoterapia richiede uno spazio temporale che racchiude una serie di cicli, di incontri ripetuti, nei quali si possa individuare un inizio e una fine, in sostanza un percorso (Setting).
Un altro concetto importante è quello del contesto non-verbale. Si potrebbe pensare che non-verbale significhi assenza di parole, ma non è questo il concetto. Nel non-verbale si trovano tutti i fenomeni che costituiscono il movimento, il suono, il rumore e la musica, ma anche le parole che saranno comprese non per il loro simbolismo, ma per il timbro, l’intensità, il volume, il ritmo, la densità che le caratterizzano. È quello che si chiama linguaggio corporeo, sonoro, musicale con tutte le sue associazioni espressive non verbali. (Benenzon)
Ambiti Applicativi:
Bambini: -Nido -Materne -Elementari -Medie
Gravidanza/Maternità: -Pre-Parto -Post-Parto
Anziani
Formazione
BAMBINI
NIDO E MATERNE:
La moderna ricerca ha dimostrato che i neonati e i bambini molto piccoli sono individui straordinariamente sofisticati e che è proprio nei primissimi anni di vita che l'altissimo numero di connessioni sinaptiche presenti nel cervello dà la possibilità al bambino di avere un ampissimo spazio di apprendimento: l'apprendimento naturale, che asseconda le potenzialità attitudinali con cui ognuno di noi nasce.
La Musicoterapia in questo ambito é finalizzata alle esigenze del percorso di crescita del bambino nei primi anni di vita, ha lo scopo di offrirgli un'esperienza formativa unica da condividere insieme ai pari, attraverso la quale egli possa conoscere e sperimentare gradualmente le proprie possibilità espressive nell’ambito sonoro-musicale, integrando il suo naturale processo di maturazione del linguaggio verbale e non verbale.
Il bambino, immerso in un ambiente ricco di suoni, ritmi, voci, giochi e colori, svilupperà parallelamente alle proprie attitudini musicali anche quelle più propriamente pertinenti all’espressione, alla conoscenza del proprio corpo e alla comunicazione.
ELEMENTARI E MEDIE:
Il primo periodo scolastico e la preadolescenza sono momenti fondamentali per la formazione del carattere e della personalità dell'individuo, nonchè per la creazione dei primi rapporti interpersonali con i coetanei. Si viene a scontrarsi con grandi cambiamenti.
Nel relazionarsi con gli altri si finisce sempre per scontrarsi con fattori quali l'emarginazione di alcuni elementi del gruppo, il pregiudizio o la discriminazione verso altri e ancora con il Bullismo, le "Bande" o altri tipi di Intolleranze.
Scopo della Musicoterapia in questo caso è cercare di trovare strumenti di espressione in grado di permettere a ognuno di comunicare con gli altri parlando di se stessi senza bisogno della parola o dei normali mezzi di comunicazione (spesso difficili da utilizzare) e quindi creare un gruppo integrato e protetto nel quale sentirsi liberi di essere se stessi utilizzando il mediatore sonoro/musicale.
GRAVIDANZA/MATERNITA’
La gravidanza comporta una serie di cambiamenti non solo fisici ma anche psicologici; i mutamenti che avvengono durante i nove mesi sono talvolta accompagnati da momenti di ansia, stress, paura e affaticamento che possono impedire alla donna di vivere questo straordinario momento della vita in serenità. La musica in questo contesto può essere un valido strumento per aiutare la gestante a migliorare la sua salute emotiva: nelle sedute di musicoterapia la madre si prepara alla nascita del suo bambino abituandosi ad ascoltarne le azioni-reazioni motorie in risposta al suono della voce e della musica, ascoltando se stessa, i suoi ritmi interni ed il loro modificarsi con il procedere della gravidanza. Con attività musicali appositamente studiate si permette alla futura mamma di vivere con serenità i nove mesi dell’attesa, ma anche di imparare alcune tecniche che potrebbero servirle concretamente nel momento del parto. Questo le permette di vivere la nascita con consapevolezza e serenità, attenta e pronta ad assecondare i segnali provenienti dal suo corpo e dal suo bambino.
La musicoterapia prenatale prevede anche una serie di attività per stimolare il piccolo e per favorire così la comunicazione fra mamma-bambino. La musica durante l’attesa è il canale privilegiato di questa comunicazione e le varie attività ritmico-sonore permettono di preparare una relazione affettiva equilibrata e serena, nonché di stimolare adeguatamente lo sviluppo strutturale e funzionale del sistema nervoso del feto stesso. Infatti, tutti gli stimoli presenti nell’ambiente nel quale il feto cresce (suoni interni ed esterni alla madre), contribuiscono allo sviluppo delle vie sensoriali acustiche, favorendo anche il processo di maturazione strutturale e funzionale del Sistema Nervoso (AUDITORE, 1998). Ma la musica per eccellenza che piace al piccolo è senza dubbio quella prodotta dalla mamma, ossia la sua voce: la colorazione timbrica e melodica della voce materna è veicolo di emozioni ed affetti, è una carezza ed una “coccola sonora”, ma anche un vero strumento per comunicare al piccolo stati di "trepidante accoglienza o al contrario di gelido rifiuto" (BENASSI, 1998). Dopo i primi tre mesi di gravidanza il feto è perfettamente in grado di sentire e ci si stupisce piacevolmente nello scoprire che molte delle musiche ascoltate durante la gravidanza, se vissute con piacere dalla mamma, sono le preferite del piccolo alla nascita, nonchè strumento per placare i suoi pianti.
ANZIANI
L'uso della musicoterapia con anziani e malati d'Alzheimer come rapporto terapeutico rassicura, rasserena, risveglia abitudini, attiva l'espressione di emozioni, facilita l'attenzione, la coordinazione dei movimenti, l'uso della parola. La musicoterapia amplifica potenzialità che troviamo non solo conservate, ma sviluppate in virtù di quella universale "arte di vivere" che affronta il cammino nonostante la perdita di riferimenti.
E' un momento di aggregazione nel quale poter rievocare momenti passati grazie a musiche a canti che fanno parte del vissuto sonoro (ISO Sonoro) di ognuno dei presenti.
FORMAZIONE
La Musicoterapia è uno strumento potente e in grado di essere utilizzato in vari ambiti e con scopi diversi.
Può essere utile a chiunque lavori o viva a contatto con le persone, per conoscere qualche tecnica musicoterapica o qualche esercizio che possa aiutare o stimolare se stesso nel lavoro con gli altri.
Soggetti interessati: Operatori dell’area socio-educativa e socio-sanitaria, Insegnanti, educatori/trici di Asili nido e Scuole materne, Musicisti, Laureati, diplomati, laureandi, diplomandi in: Area sanitaria, Area umanistica e Sociologia, Servizio Sociale, Scienze Motorie (o diploma ex – Isef), Accademia di Belle Arti, Accademia Nazionale di Arti Drammatiche, Accademia Nazionale di Danza ecc...
La disciplina e la formazione in Musicoterapia non sono riconosciute dalla vigente legislazione italiana. Di conseguenza il Diploma di Musicoterapia o i vari attestati non sono titoli riconosciuti per il pubblico impiego ma solo per quello privato.